mercoledì 6 ottobre 2010

LIBRI/LA RECENSIONE : "Fare scene - Storie di cinema" di Domenico Starnone - MINIMUM FAX

DOMENICO STARNONE - "Fare scene -  Una storia di cinema" - MINIMUM FAX - http://www.minimumfax.com/

Crescere con la passione per il cinema, minimo  comune denominatore di sogni, ambizioni ed aspettative e indispensabile bagaglio di nozioni ed emozioni,  filtro “magico”  per vivere sempre un po’ sospesi e in un proprio personale universo la realtà quotidiana. E’ quello che succede al memorabile bambino protagonista di questo  significativo “Fare scene” di Domenico Starnone che diviene adulto inseguendo con la fantasia eroi hollywoodiani, assistendo a migliaia di pellicole, condividendone  storie, ambientazioni ed umori con  tutta la famiglia, in primis  con il padre pittore  – ferroviere che sempre ne incoraggia la curiosità e la predisposizione verso l’arte. Il bambino, venuto su negli anni 50/60 a contatto con molti capolavori della cinematografia nazionale ed internazionale, divenuto sceneggiatore da grande, si trova poi negli anni nostri a stretto contatto con un mondo di celluloide decadente e  arrogante, con la lunga e faticossima  scrittura di un film piegata di continuo alle esigenze del business più volgare e becero  e con odiose logiche da basso impero nelle sue frequentazioni obbligate di agenti, registi, produttore. Starnone nella prima parte del libro  si lascia andare ai ricordi raccontando un ‘ Italia povera ma orgogliosa della sua crescita graduale economica e culturale, dove la qualità delle proposte artistiche favoriva l’evolversi compiuto anche del gusto di massa ; nella seconda fotografa l’italietta  rozza e greve di questi anni del tutto disinteressata al merito e ai contenuti  e totalmente sintonizzata in ogni campo sull’ egocentrismo affarista e su un eterno compromesso al ribasso di idee, valori e prospettive. Lettura di grande raffinatezza ed efficacia.

Pasquale Bottone

 

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